Personalizzare il bagno e la casa
Personalizzare con il colore, con le forme, con le dimensioni, con i materiali: il bagno torna a essere la stanza privata per eccellenza, quella che pone l’io al centro, ma invece di chiudersi su sé stessa si apre rivelando la personalità e lo stile di chi la vive. Tra classico e contemporaneo, tra minimal e gusto borghese, tra finiture ricercate e total colour, le soluzioni a disposizione sono tantissime.

Il desiderio di personalizzare e la voglia di esprimere i propri gusti con materiali e finiture investe tutti gli ambienti della casa, non solo il bagno. Pavimenti e rivestimenti ritornano ad essere le superfici ideali per l’espressione della creatività e dello stile, terreni fertili per i nuovi decori che nascono da segni grafici contemporanei e si trasferiscono alla terza dimensione con texture ricercate, finiture materiche e giochi compositivi tra disegno e luce.
Una tendenza che vale per tutti i materiali, naturali o artificiali, perché accanto alle necessarie prestazioni d’alto livello e caratteristiche tecniche evolute, si ritorna a parlare di progetto, di colore, di disegno. Ceramiche, legni, materiali vinilici e le riabilitate carte da parati esprimono il proprio modo di concepire la casa, la passione per il bello che invade ogni ambiente, la ricerca di atmosfere eleganti e sofisticate a cui concorrono in maniera decisiva le superfici orizzontali e verticali, oltre ovviamente agli arredi.
Il colore è la soluzione ideale per personalizzare la propria casa; inoltre sono presenti molti materiali di nuova generazione, che spesso sono riadattati in modo contemporaneo a partire dalla ceramica oppure da altri elementi antichi. Nel bagno, ad esempio, si possono adottare tinte pastello per sottolineare le forme e i volumi dei sanitari e dei lavabi. Tra le ultime tendenze vi sono l’estrema cura dei dettagli e la finitura opaca; ogni elemento deve essere di grande qualità.

Nel caso si decida di optare per rivestimenti in piastrelle, si hanno diverse tipologie tra le quali poter scegliere. Vediamo le principali:
Per personalizzare il bagno si hanno a disposizione varie elementi, tra cui le cabine doccia; per le procedure di installazione si fa riferimento alla normativa UNI/PdR, primo e unico documento che regolamenta il settore e che è stato redatto in collaborazione da UNI (Ente italiano di formazione) e dal Gruppo di lavoro tecnico Box Doccia Assobagno di FederlegnoArredo. In questo documento sono indicati i requisiti minimi per installare pareti doccia sicure, che durano a lungo e conformi alla norma UNI EN 14428. Una norma europea condivisa consente alle aziende produttrici di garantire il prodotto in tutti i suoi aspetti e un’installazione a regola d’arte.

Normative | Decreto ministeriale Sanità del 5 luglio 1975 | Regolamento edilizio comunale | Variante V3 alla norma Cei 64/8 ”Impianti elettrici utilizzatori a tensione nominale non superiore a 1000 V in corrente alternata e a 1500 V in corrente continua” |
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Cosa prevede | Non indica una superficie massima o minima, ma l’elenco dei pezzi indispensabili (bidet, vaso, lavabo, vasca da bagno o doccia). Bisogna considerare quanto prevede il Regolamento edilizio del proprio Comune.
L’altezza minima interna dei bagni può essere di 240 cm rispetto ai canonici 270 cm richiesti per le altre stanze. Se la casa ha soffitti molto alti, si possono effettuare ribassamenti per creare ripostigli sospesi e vani tecnici. | Si tratta del Regolamento edilizio di cui ogni Comune è dotato ed è redatto ed emanato da ogni singolo ente. Si disciplinano le caratteristiche degli edifici e le destinazioni d’uso, le procedure e le responsabilità amministrative. Si tratta della legge a cui fare riferimento per la parte architettonica. | Pubblicata il 31 gennaio 2011 e in vigore dal 1° settembre dello stesso anno, stabilisce quali devono essere le prestazioni minime dell’impianto elettrico domestico, compreso il numero minimo di punti presa e punti luce a seconda della dimensione e della destinazione d’uso del locale. Il livello 1 (standard minimo) per il bagno richiede l’installazione di 2 punti presa almeno, in genere per la lavatrice e in corrispondenza dello specchio.
Prevede anche che il comando dei punti luce sia posto vicino all’ingresso; possono essere previsti anche altri punti di comando aggiuntivi. |
Cosa tenere a mente | Nei bagni non è necessario un’illuminazione naturale diretta, tuttavia deve esserci un’apertura all’esterno che consenta di far cambiare l’aria. In alternativa si può installare nel locale un impianto di aspirazione meccanica. In questo caso bisogna valutare quanto previsto dalla normativa locale, soprattutto per l’aeroilluminazione naturale. | Quando si ristruttura o si costruisce il bagno bisogna informarsi all’ufficio tecnico del Comune di competenza per territorio per conoscere la normativa a livello locale.
Possono essere previste eccezioni per il secondo bagno. | L’impianto elettrico in bagno deve garantire una sicurezza e delle prescrizioni tecniche maggiori. La norma Cei 64-8 non è stata modificata nella parte Sicurezza e prevede che la progettazione e l’installazione degli impianti elettrici nei risponda a particolari requisiti di sicurezza; in questo modo si riduce il rischio che i sistemi entrino a contatto con l’acqua. Più ci si avvicina alla doccia oppure alla vasca da bagno e più aumentano le condizioni. Per questo sono state individuate quattro zone diverse in funzione della pericolosità. Il pericolo è decrescente via via che ci si allontana dalla doccia: |